Pensieri... 2^ domenica di Avvento
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
04-12-2015
PENSIERI... 2^ DOMENICA DI AVVENTO
La parola di Dio, questa seconda domenica d’Avvento, ci raggiunge dal deserto, il luogo della solitudine, della precarietà, della fatica “dell’andare
La parola di Dio, questa seconda domenica d’Avvento, ci raggiunge dal deserto, il luogo della solitudine, della precarietà, della fatica “dell’andare”, ma anche il luogo privilegiato dell’incontro fra Dio e l’uomo. Nel nulla, quasi assoluto, solo Dio è presente e la sua voce può risuonare, riempiendo il silenzio e il vuoto, per arrivare, finalmente, al cuore della sua creatura.

Ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore

(Os. 2,16)

Dio conosce bene l’arte della seduzione e la manifesta nella sua necessità di trovarsi, a tu per tu, con l’uomo, in un’intimità che permetta a Lui di parlare e all’uomo di ascoltare.
E quello che Dio dice, da eterno innamorato quale è, risuona come balsamo che cura le ferite, pioggia che fa scivolare via le scorie del dolore, brezza leggera che alleggerisce la fatica del camminare.
Ma noi, abbiamo voglia di lasciarci portare da Lui nel deserto? 
Forse, il deserto lo abbiamo già sperimentato, anzi, proprio oggi, ci troviamo in una situazione simile; forse stiamo tentando, faticosamente, di uscirne o ci stiamo, invece, arrendendo alla stanchezza, all’aridità, alla demotivazione, incapaci di alzare gli occhi dalla sabbia che ci lega le caviglie e ci impedisce di muovere il primo passo.
Ci sembra, spesso, che nulla abbia senso: niente ci interessa realmente e, perfino i grandi sentimenti – come la gioia e il dolore – vengono rimossi, facendoci scivolare in un’apatia e in un appiattimento, che rendono la vita invivibile.
Ecco perché, la Parola di oggi, è un grido che vuole irrompere nel deserto della nostra anima, per spazzare via le nostre paure, dare un senso alla sofferenza, regalarci uno sguardo profetico, che sa andare oltre, che guarda lontano, perché: 

Ogni uomo vedrà
la Salvezza di Dio!


Che bello! Non siamo noi che dobbiamo sforzarci di andare incontro a Dio, ma è lui stesso che vuole raggiungerci!
E, per essere credibile, perché impariamo a fidarci di Lui, a sentirlo vicino, si fa uomo come noi, anzi, si fa piccolo, perché così,  occupando un minimo spazio , può nutrire la speranza di trovare un angolino – nel nostro cuore – sufficiente per deporvi la sua culla, ed abitare in noi.
Ogni Natale, ma ogni giorno, Dio ripercorre le strade dell’uomo, per incontrarlo e offrirgli il suo amore, la sua misericordia e la salvezza; per regalargli la possibilità di uscire da se stesso e aprirsi agli altri; di alzare la testa ripiegata sempre su quel dolore che non lo lascia vivere; di prendere in mano la propria vita con serietà e coraggio, sapendo che nel combattimento non è solo, ma può appoggiarsi a un Alleato potente e fedele.

Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentier
i”

proclama a gran voce Giovanni Battista.
Non permettiamo, a questa voce, di disperdersi nel deserto, ma accogliamola nel deserto della nostra vita! Eliminiamo gli inciampi e agevoliamo la venuta del Signore!
Abbassiamo i colli dell’orgoglio, raddrizziamo i sentieri tortuosi dei nostri intoccabili ragionamenti, dei nostri preconcetti, dei nostri pronostici di sventura; riempiamo i burroni delle incomprensioni, delle rivalse, delle rabbie troppo a lungo covate; livelliamo il percorso, rendiamo agevole la venuta dell’AMORE che, ancora una volta, ci viene incontro e vuole prendere dimora presso di noi.
Entriamo nella tensione dell’attesa e nella dimensione della speranza che non è utopia, perché poggia in Dio , che realizza sempre quello che promette!
Coraggio! Con Lui e in Lui, tutto è possibile: anche che ri-nasca in noi quella nuova creatura che ci è stata regalata nel Battesimo, con la stessa natura di Cristo, AMATA NELL’AMATO TRASFORMATA (San Giovanni della Croce). Allora l'attesa avrà un senso, il Natale non sarà  un sentimentalismo e noi ci sentiremo  parte di un Presepe vivente in cui, magari ,ci accontenteremo di essere  l'umile asinello che, guarda  caso, occupa un posto di  primo piano, accanto al Dio - Bambino! 

BUON AVVENTO!
Gioiosa e fiduciosa ATTESA!
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